Anticamente le informazioni che riguardavano la vita pubblica circolavano a voce.
Le piccole dimensioni dei centri urbani e il marcato analfabetismo facevano si che fosse sufficiente una sorta di passaparola per diffondere notizie riguardanti guerre, leggi, e candidature politiche, ecc. Il primo quotidiano della storia nacque nell' antica Roma come comunicati giornaliere chiamati "acta diurna". Essi venivano depositati nelle biblioteche pubbliche in modo che tutti i cittadini potessero conoscere i provvedimenti presi dagli organismi politici.
Fu però l' invenzione della stampa a rivoluzionare questo tipo di comunicare:
a partire dalla fine del 400 cominciarono a circolare piccoli fogli stampati che riportavano notizie di eventi come alluvioni, guerre, successioni al trono, ecc.
Nel Seicento comparvero i primi periodici, cioè delle pubblicazioni diffuse a intervalli regolari. Fu l' Inghilterra la patria del giornalismo quotidiano e periodico:
"The Daily Courant" che uscì a Londra nel 1702. Pochi anni più tardi comparvero le pubblicazioni settimanali, che avevano lo scopo di commentare e criticare i costumi e la morale sociale.
L' Ottocento fu il secolo d' oro del giornalismo perchè con l' introduzione della macchina a vapore all' interno della produzione di stampa, accellerò la produzione dei fogli e l' invezione della fotografia arricchì le pubblicazioni di immagini. Sorsero quindi le prime agenzie di stampa che raccoglievano le notizie e poi le inviano alla redazione.
giovedì 3 febbraio 2011
La nascita della Stampa.
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Franci e Vale
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LA RADIO OGGI!
Oggi le radio hanno scopi commerciali, in quanto le esigenze economiche hanno livellato le trasmissioni. Tuttavia la radio continua a essere un sistema di comunicazione e intrattenimento molto utilizzato.
Oltre il 70 % della popolazione italiana la ascolta in media una volta al giorno e fino all' 80% accende e ascolta la radio almeno una volta alla settimana.
L' ascolto prevalente è in auto o in altre modalità di ascolto ( mp3, telefonini, ecc).
Oltre il 70 % della popolazione italiana la ascolta in media una volta al giorno e fino all' 80% accende e ascolta la radio almeno una volta alla settimana.
L' ascolto prevalente è in auto o in altre modalità di ascolto ( mp3, telefonini, ecc).
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Franci e Vale
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giovedì 27 gennaio 2011
Come funziona la radio?
La radio è a tecnologia elettronica che utilizza le onde elettromagnetiche. Queste vengono chiamate onde radio e l' apparecchio elettronico ne permette la trasmissione e la ricezione.
Per poter coprire la distanza tra la radio trasmittente e la radio ricevente, è necessario usare l' antenna: un dispositivo in grado di trasformare una grandezza elettrica in segnali elettromagnetici. Inoltre è necessario definire una frequenza.
Per poter coprire la distanza tra la radio trasmittente e la radio ricevente, è necessario usare l' antenna: un dispositivo in grado di trasformare una grandezza elettrica in segnali elettromagnetici. Inoltre è necessario definire una frequenza.
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Franci e Vale
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Radio come mezzo di comunicazione
Nel 1895 Guglielmo Marconi riuscì a trasmettere un segnale attraverso il telegrafo senza fili che dopo pochi anni venne perfezionato rendendo possibile la trasmissione a distanza di voce e musica. Fu la Seconda guerra mondiale a permettere alla radio di svlilupparsi e di diventare un mezzo di comunicazione planetario. La radio era in competizione con i media televisivi ma essa riusciva a soddisfare le esigenze sociali, in quanto ti aggiornava in qualunque luogo ti trovavi.
Oggi la radio si può definire uno strumento di identificazione dal contesto tradizionale ed è un mezzo di comunicazione attraverso cui è possibile diffondere un messaggio ad una pluralità di indistinti e diffusi destinatari.
Oggi la radio si può definire uno strumento di identificazione dal contesto tradizionale ed è un mezzo di comunicazione attraverso cui è possibile diffondere un messaggio ad una pluralità di indistinti e diffusi destinatari.
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Franci e Vale
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giovedì 20 gennaio 2011
I vari tipi di radio!
Dall' invenzione della radio fino ad adesso si sono sviluppate 4 tipi di essa:
- le radio pubbliche di cui lo stato fornisce il servizio dietro il pagamento di una sorta di abbonamento.
- le radio commerciali in cui i costi per la realizzazione dei programmi vengono finanziati attraverso la vendita di pubblicità.
- le radio libere sono in origine caratterizzate da un'impostazione politica e culturale di opposizione al potere costituito.
-le web radio che trasmettono via Internet il segnale audio codificato in digitale e compresso.
- le radio pubbliche di cui lo stato fornisce il servizio dietro il pagamento di una sorta di abbonamento.
- le radio commerciali in cui i costi per la realizzazione dei programmi vengono finanziati attraverso la vendita di pubblicità.
- le radio libere sono in origine caratterizzate da un'impostazione politica e culturale di opposizione al potere costituito.
-le web radio che trasmettono via Internet il segnale audio codificato in digitale e compresso.
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Franci e Vale
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04:15
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